domenica 30 marzo 2008

[1 ANNO DOPO] Durante adozione: L' "adozione" di Piero e Valentina

[ CRONACA E COMMENTI DEL 30 e 31 MARZO 2007 ]

Riporto messaggi di un anno fa scritti nel gruppo : http://groups.msn.com/AdozionidalVietnamCambogiaThailandia
[preciso che tutti i messaggi sono riportati integralmente cosi' come sono stati postati senza ne togliere ne aggiungere nulla a quanto scritto sia da me che da altri]
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Messaggio 82 di 98 Da: rox640 Inviato: 30/03/2007 7.34


Vorrei dire la mia in merito alla piega che ha preso questo post e spero di riuscirci in modo da essere chiara e non polemica, chiedo scusa perchè credo che ripeterò sicuramente cose che alcuni di voi hanno già letto in altri post precedenti.Innanzitutto ritengo che quando una coppia nel corso della propria adozione rileva delle irregolarità a carico di qualcuno (sia esso l'ente, il referente o l'autorità locale,...) abbia il DOVERE MORALE di denunciarle alle autorità preposte (CAI) portando naturalmente a suffragio di ciò adeguate prove. Questo è dovuto ai bambini (altrimenti vittime di un mercato che non avrà mai fine) e anche alle coppie che seguiranno.Noi abbiamo riscontrato delle cose che non quadravano e la CAI è stata informata e portata a conoscenza di tutto in modo dettagliato e documentato.Poi non condivido affatto questa storia di gettare nel panico le coppie che sono ancora in attesa. Quando ero in attesa le notizie che trovavo sui forum, prese con le dovute cautele (sempre), mi davano spunti per riflettere e per conoscere cose e persone che altrimenti mai avrei conosciuto. Ditemi voi perchè mai una persona dovrebbe frequentare un forum pubblico come questo se poi va nel panico ad ogni notizia che non è propriamente quella che si aspettava di leggere. Credo sia meglio che frequenti altri luoghi e stia alla larga dai forum.Ci sono persone che vivono l'attesa in religioso silenzio,senza avere contatti con potenziali creatori di allarmismi e arrivano in fondo senza sapere nulla di quanto accaduto loro intorno. Ci sono anche casi di coppie che da questo loro letargo tranquillizzante si risvegliano bruscamente perché magari l'ente con cui erano in attesa da qualche anno è stato sospeso dalla CAI e loro non immaginavano nulla di quanto stava accadendo (vedi ente Chiara).Per intenderci. Non è la totale assenza di notizie (poi da verificare con i fatti) che ci mette tutti al riparo da problemi futuri legati alla scelta di un ente piuttosto che di un altro.Ciascuno di noi ha fatto una scelta, non credo l'abbia fatta a cuor leggero o perché qualcun altro gli ha detto che era la scelta giusta ma approfondendo e documentandosi, quindi ora viva la propria attesa come meglio crede (continuando a informarsi e leggendo quanto accade, con le cautele del caso e senza allarmarsi alla prima notizia storta o ritirandosi in letargo, convinto che la scelta fatta è la più giusta e niente potrà fargli cambiare idea).Infine per Piero.Se hai verificato cose che non vanno fai bene a continuare sulla strada che hai intrapreso: raccogliere prove e riferire a chi è dovuto una volta che rientrerai in Italia. Conosco persone che sembrava dovessero spaccare il mondo causa ciò che avevano subito e riscontrato sulla propria pelle e che poi sono sparite nel nulla ritenendo che la cosa più importante fosse l'aver raggiunto l'obiettivo e la tranquillità della propria vita familiare o che, volendo fare una seconda adozione, era meglio tacere.Ciao a tuttiAngela

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Messaggio 83 di 98 Da: chicca Inviato: 30/03/2007 8.43


La penso esattamente come Carluccia, Alex e Sonia.
Hai lanciato delle provocazioni molto pesanti, basate alla fine solo su cose che ti sono state dette confidenzialmente da una persona...beh, guarda, io, su questi argomenti in particolare, è proprio sulle cose dette "confidenzialmente" che dubito!!!!
Perchè cose come queste, QUANDO sono vere, non devono essere dette "in confidenza", ma denunciate pubblicamente.
A me sta benissimo che continuiate con la cronaca della vostra splendida adozione, ci mancherebbe, ma non trovo giusto che abbiate lanciato un sasso così grosso, per poi semplicemente ritirare la mano.
Io personalmente sono serena, sono in pista per la seconda adozione, mi sono riaffidata all'Ente che mi ha fatto incontrare il mio primo figlio, e questo significa che nel mio Ente ho piena fiducia.
Ma mi metto anche nei panni di chi timidamente si sta affacciando ora nel mondo delle adozioni, che magari avrebbe il desiderio di adottare in Vietnam e che legge quanto hai supposto poco più sopra...Con quale serenità può scegliere l'Ente cui affidare il proprio destino????
Ha ragione chi ha detto (perdonate se non ricordo il suo nome) che forse ti sei già scordato di come si sta "dall'altra parte"...così non va bene, mi dispiace.

In bocca al lupo a voi, Piero e Valentina, per la vostra ADOZIONE, e in bocca al lupo a tutti quanti.
Io mi sento di dirvi di stare tranquilli. Se ci saranno cose pesanti da portare alla luce, di sicuro accadrà (anzi, fossero vere probabilmente sarebbe già accaduto).
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Messaggio 84 di 98 Da: lilly011 Inviato: 30/03/2007 9.31

BRAVA BRAVA BRAVA BRAVA SONIA!!!
Mi associo e condivido tutto quello che hai scritto, non serve aggiungere altro....
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Messaggio 85 di 98 Da: adoptionAid Inviato: 30/03/2007 9.49

Ciao, volevo solo aggiungere che sono PIENAMENTE d'accordo con Sonia in TUTTO e volevo anche aggiungere che anche in passato ci sono state denuncie di questo tipo , non solo in Vietnam e con diversi Entri, denuncie del tipo "Mi hanno raccontato", "Ho sentito dire" e poi la CAI non ha fatto nulla perchè in realtà il caso NON esisteva. Ricordatevi che in certi paesi, esistono persone senza scrupolo che pur di screditare un Ente o una Associazione per poi prenderne il posto farebbero carte false. Quindi ribadisco il concetto, se avete prove certe Denunciate, ma se sono dei "sentito dire" lasciate perdere, ed avreste dovuto farlo prima, senza gettare inutilmente (mi auguro) nel panico decine (almeno) di persone.

Ma poi a questo punto ti chiedo. Sei così sicuro della tua Adozione ?

Ciao Alex
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Messaggio 86 di 98 Da: Hopi Inviato: 30/03/2007 11.03

Attenzione per cortesia, evitiamo la pubblicazioni di nomi di enti se non ci sono prove certe di scorrettezza. Purtroppo si ritorna ciclicamente su questi argomenti, chi frequenta questo sito da qualche anno ne avrà memoria.
Premetto che anch'io in Vietnam sia nel 2005 che nel 2006 ho incontrato persone che mi hanno raccontato cose del tutto simili a quelle che ha raccontato Piero, d'altra parte senza prove è del tutto inutile scrivere denunce e anche parlerne troppo.
Chi è intimorito da certe dichiarazioni stia tranquillo perchè le cose andrammo comunque avanti ugualmente e nè è prova il fatto che nonostante il ripetersi delle argomentazioni, le adozioni in Vietnam da parte di tutti gli enti vanno a gonfie vele.
Apprezzo molto Piero per rendere pubblica la cronaca della sua adozione, ma convengo che in questa sede sarebbe opportuno che si fermasse a quella.
Anch'io (e lo dico per esperienza diretta) mi associo al consiglio di Sonia circa l'affido internazionale e la lingua. E mi sento di ribadire il concetto perchè sono alcune delle condizioni fondamentali per fare sentire le vostre bambine le vostre "figlie di cuore"
Aggiungo che ci sarà un momento in cui vi guarderanno e cercheranno anche di trovare somiglianze fisiche con voi, in altri momenti negheranno di conoscere il Vietnamita per sentirsi uguali a voi.
I miei figli tifano Italia più di qualsiasi italiano, adorano i colori della nostra bandiera più di quelli della loro e quando giochiamo a calcio loro sono l'Italia e noi qualsiasi altra squadra. Potrei andare avanti all'infinito con questi esempi che confermano che loro vogliono sentirsi figli vostri a tutti gli effetti.
Spero che anche a voi capiterà di provare la gioia del gioco della nascita...capirete quanto è importante per loro e questo momento vi darà la prova di quanto loro si sentano vostri/e.
Ciao Hopi
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Messaggio 87 di 98 Da: Piero16906 Inviato: 30/03/2007 19.46

Ciao a tutti da Piero

Eccomi di nuovo a Saigon
E' passata da poco la mezzanotte della notte tra venerdi' 30 e sabato 31 marzo 2007

Solo una premessa prima di passare alla cronaca:
Ho detto che faro' silenzio sulla "vicenda dell'ente" e voglio farla, aggiungo solo "come mi sento" a proposito in questo momento. Leggo e medito sui tanti interventi che seguono a quella vicenda; mi rendo conto che per le coppie in attesa quella vicenda e' un dramma importante .... .... mi dispiace veramente, veramente per tutte queste coppie ...... per voi effettivamente sarebbe stato meglio che non avessi scritto nulla ....

Ora torno alla cronaca.
Oggi e' stata una giornata di passaggio nel senso che c'e' stato il trasferimento in aereo da Da Nang a Saigon. Come era successo in precedenza durante il viaggio da Kon Tum a Hoi An, anche oggi ci sono stati vari problemi legati ai malori delle bimbe (e di conseguenza vomito) sia taxi da Hoi An a Da Nang (solo la piccola) che in aereo (ancora solo la piu' piccola) che in taxi dall'aereoporto all'hotel (tutte due). Per l'ultimo tragitto avevamo conservato 2 sacchietti di emergenza non utilizzati in aereo e ci sono stati utili. A proposito del taxi ho imparato a non farmi fregare usando uno con "metro" pagando e correttamente 65000 Dong.

Oggi pero' c'e' stato un momento importante: la visitia all'orfanatrofio di Hoa An. Siamo arrivati verso le 11.30 e quasi subito abbiamo trovato Jackie, abbiamo portato i saluti di Manuela e abbiamo fatto 2 foto assieme a delle "simpatiche canaglie" che sono 2 gemellini che hanno rubato il cuore di Manuela. Poi Jackie ci ha chiesto di tornare verso le 14 cosi' ci avrebbe fatto fare una visita all'orfanatrofio. Io ho detto che preferivo tornare senza Hang e Hen (e di conseguenza senza Valentina) e cosi' e' stato o meglio alle 14 Hang e Hen sono rimaste nel cortile dell'orfanatrofio a giocare in altalena assieme a Valenitna mentre io sono entrato in orfanatrofio. Jackie non c'era perche' aveva avuto un impegno e delle assistenti mi hanno detto che non sapevano a che ora sarebbe tornata... quando cercavo jackie ero nella stanza che ha l'entrata nell'angolo Sud del cortile cioe' dalla parte opposta al cancello di entrata; c'erano 5 bambini handicappati distesi sui lettini.... sono rimasto a guardarli per un po' e poi sono uscito e tornato dalle bimbe e da Valentina.

Ora vorrei che fosse Manuela a raccontare come lei ha conosciuto quell'orfanatrofio e come ha conosciuto Jackie e le piccole canaglie......

Buona Notte
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Messaggio 88 di 98 Inviato: 31/03/2007 8.48

Questo messaggio è stato eliminato dall'autore.
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Messaggio 89 di 98 Da: Piero16906 Inviato: 31/03/2007 17.02


Ciao a tutti da Piero (Valentina e le bimbe stanno giocando)

Oggi e' stato il primo giorno con Hang e Hen a Saigon.

La mattina e' iniziata con la colazione al 6° piano del Huong Sen Hotel dove le bimbe continuavano a girare e a raccogliere ogni tipo di cibo da ciascun vassoio disponibile per poi assaggiare tutto. Usciti dall'Hotel ci siamo messi in cammino a piedi lungo la Dong Khoi in direzione della chiesa di Notre Dame; arrivati nei pressi dell'hotel continental (quello in cui si trovava Tiziano Terzani nei giorni intorno ai 30 aprile 1975) siamo stati fermati da un giornalista della televisione HTV per chiederci di partecipare ad un programma che stavano girando per i bambini; Il programma faceva parte di un corso di inglese e volevano evidenziare le diverse pronuncie che possono assumere alcune parole a seconda del paese di origine della persona che parla inglese. Abbiamo accettato la proposta specificando che solo io parlo un poco di inglese. Ci hanno condotto nei giardini di Le Loi dove c'era una troupe al completo attrezzata per le riprese. Ci hanno fatto alcune domande di presentazione e ci hanno fatto leggere alcune parole che corrispondevano ad alcuni oggetti che ci avevano consegnatocome ad esempio Toys, Duck, ... La vicenda e' stata divertente; purtroppo la trasmissione su HTV verra' trasmessa a maggio e quindi noi non potremo vederla.

Il pranzo e' stato consumato in un locale piuttosto andante (quelli con gli sgabelli di plastica rossa) frequantato solo da vietnamiti dove abbiamo pranzato per circa 65.000 Dong. Poi siamo passati al Tax Centre che per le bambine era una novita' sia per la notevole mole di merce esposta e sopratutto per l'uso della scala mobile che per loro era una giostra (choi) e allora abbiamo continuato a salire e scendere piu' volte.

Al pomeriggio siamo rintrati in albergo e abbiamo visto dei cartoni su DVD tramite computer e poi siamo usciti di nuovo per tornare all Tax Centre prima per fare altri giri in giostra e poi per acquistare un po' di acqua e altre cose che ci servivano.

Poi siamo andati a cena al Pendolasco dove abbiamo fatto provare alle bimbe la cucina italiana.
Abbiamo cercato il cuoco italiano con i baffi della Valtellina per portare i saluti di Crissi e di Sonia e Paolo ma ci e' stato detto che da oltre un anno non lavora piu' da loro......

ciao da Piero e Valentina

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Saggio di pattinaggio di Hen

Oggi pomeriggio siamo stati alla palestra di Marano per i saggi di pattinaggio
(chiamati anche giochi della gioventu' di pattinaggio)

Hen tra le partecipanti della sua categoria e' arrivata seconda ed ha guadagnato la sua prima coppa ....

Ora abbiamo seguito per televisione su RaiSport la partita di basket femminile Taranto-Schio vinta purtroppo dal Taranto.

Piero

venerdì 28 marzo 2008

[1 ANNO DOPO] Durante adozione: L' "adozione" di Piero e Valentina

[ CRONACA E COMMENTI DEL 28 e 29 MARZO 2007 ]
Riporto messaggi di un anno fa scritti nel gruppo : http://groups.msn.com/AdozionidalVietnamCambogiaThailandia
[preciso che tutti i messaggi sono riportati integralmente cosi' come sono stati postati senza ne togliere ne aggiungere nulla a quanto scritto sia da me che da altri]
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Messaggio 72 di 98 Da: Piero16906 Inviato: 28/03/2007 3.07

Ciao a tutti, scrivo ad inizio giornata prima di partire uscire in bicicletta con Valentina e le bimbe
Prima di tutto chiedo scusa a Crissi per averla offesa.
Mi dispiace veramente, specialmente perche' ho offeso proprio te che mai e poi mai avrei voluto offendere.
...... scusa ...... scusa ......... scusa .......

Nella stanchezza della giornata, nella fretta di chiudere il collegamento sono stato troppo generico e non ho specificato alcune cose come :
- secondo la mia modesta esperienza in Vietnam: ho visto coppie arrivare dopo di me cioe' il 12 marzo e so che sono gia' partite in questi giorni cioe' il 28 marzo, rimanendo in Vietnam circa 15 giorni
- ultimamente: ora le procedure anche con il nostro ente si sono notevolmente snellite e la parte relativa all'impegno post-adozione viene fatta direttamente dalla referente prima dell'arrivo delle coppie per cui tutte le coppie, se vogliono possono rientrare in Italia in tempi molto brevi
- spesso accade che restino in albergo: avendo tempi ristretti ultimamente sono poche le coppie che vanno al mare o girano per le citta' (ovviamente dipende molto dall'eta' delle bimbe)

la prossima volta cerchero' di essere meno lapidario...........
Volevo aggiungere una cosa per Silvia che ringrazio per la sua esperienza raccontata.
Ho una speranza nel cuore: che siano le bimbe raggiunta la loro maggiore eta' a tornare nel loro paese ed avviare assieme ai fratelli ed alle sorelle progetti di sviluppo per la loro gente. Sarebbe bello che una di loro studiasse ad esempio medicina (ora lavoro di fantasia) oppure studiasse materie sociali per cooperazione e sviluppo. Mi rendo conto pero' del fatto che devo rispettare la loro liberta' personale e le loro effettive capacita' . Importante e' mantenere in loro la semplicita' tipica della loro gente (che tuttora hanno)...... ho quasi paura che rientrare in Italia voglia dire rovinarle.......

Piero
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Messaggio 74 di 98 Da: alex_elena Inviato: 28/03/2007 13.45

Non sono d'accordo che sia necessario far "decantare" lo "stato di emozione" in cui vive Piero.Io ho adottato 4 anni fa quindi sono ampiamente "decantata".Il problema del operato degli enti e dei loro referenti nei paesi d'origine dei nostri figli è di estrema importanza.Piero non è il primo a sollevare questo problema perchè questo problema esiste ed è reale.Capisco che sia difficile da affrontare e faccia nascere in noi grandi paure.Ma va affrontato.La CAI deve trovare un modo di controllare che gli enti operino correttamente in base alla convenzione dellAja.Le segnalazioni delle coppie che stanno nei paesi può essere un punto di inizio per un'indagine più approfondita e seria.In un'altra discussione avevo già espresso la mia difficoltà ad accettare il fatto che come genitore adottivo io mi sia dovuto "fidare" dell'ente senza avere alcuna visibilità di come i miei soldi vengano usati nel paese di origine dei nostri figli. Come posso io essere sicura che parte dei miei soldi non sia stata usata da un referente locale per convincere una famiglia di poveretti a lasciare il loro figlio????? E come posso io rispondere alle domande di mio figlio in futuro????? Oggi lo faccio sulla fiducia incondizionata che ho dato ai 2 enti a cui ho affidato la mia adozione: CIAI e CIFA.Spero di aver fatto bene in entrambe i casi.
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Messaggio 75 di 98 Da: Carluccia Inviato: 28/03/2007 17.14

Ogni volta che leggo testimonianze di questo tipo rimango disorientata.

L'operato degli enti, trovo scorretto il comportamento del referente del paese che parla male dell'operato di altri enti.
Stiamo parlando della vita dei bambini adottati e delle loro famiglie (di origine e adottanti) quindi se si sà che ci sono delle irregolarità NON le si devono riportare alla coppie in via confidenziale ma denunciarle al CAI, perchè il referente non si prende le proprie responsabilità?

E' anche vero che la CAI dovrebbe attuare dei monitoraggi sostanziali come vengono fatti dagli usa, ossia attraverso le ambasciate e i consolati su suolo straniero.
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Messaggio 76 di 98 Da: Piero16906 Inviato: 29/03/2007 1.14

Ciao a tutti da Piero

Sono le 6.45, cioe' alcuni minuti prima della "sveglia biologica" di Hang e Hen che alle 7.00 suona inesorabilmente.

E' probabile che in questo caso suoni anche prima dato che all'esterno c'e' un tizio che tenta di far partire la sua moto da rumore tipico delle Moto Guzzi anni 60 ( a un solo cilindro).

Dico subito le considerazioni poi passo alla cronaca.

1) x AnnaMario : "Hai scritto -Fare decantare le emozioni-" : Certo ! Pensavo di far decantare le emozioni fino al 4-5 Aprile cioe' quando saremo a Saigon da qualche giorno e le bimbe si saranno ambientate nella grande metropoli .... e in quei giorni (staremo in Vietnam almeno fino al 20 aprile), se Valentina sara' daccordo, appena avro' un attimo di tempo, prendero' carta e penna e iniziero' a raccogliere informazioni da inviare alla CAI dopo il mio rientro in Italia.

2) x Lella70: "Hai scritto -Queste notizie mi gettano nello sconforto-" : Ha letto ed e' rimasta colpita dei tuoi sentimenti di sconforto anche Valentina tanto che la sua opinione e' quella di scrivere della cronaca della nostra adozione e basta, poi al rientro in Italia fare denuncia alla CAI perche' siano le competenti autorita' a prendere provvedimenti ed informare le famiglie che hanno dato il mandato a questo ente..... Purtroppo in questo caso non sono daccordo con Valentina, o meglio ci sono due aspetti diversi da prendere in considerazione entrambi " a) lo stato emotivo delle famiglie per cui sarebbe auspicabile la soluzione di Valentina ... b) la presa di coscienza che la nostra-vostra adozione non e' puro atto umaitario come viene spesso disegnato dai mass-media, dai parenti, vicini di casa, conoscenti, colleghi di lavoro, etc. ... attorno all'adozione c'e' il lavoro di molte figure che "vivono" sulle nostre adozioni .... attenzione "vivono" non vuol dire necessariamente "hanno scopi di lucro" pero' intanto hanno il loro stipendio assicurato e tra questi ci metto anche le assistenti sociali e psicologhe dell'ASL, gli psicologi piemontesi a cui spesso vengono mandate le coppie piemontesi per sottoporsi a psicoanalisi per potere essere ritenute idonee, gli uffici adozioni dei tribunali dei minori, gli uffici di traduzione dei documenti, gli enti autorizzati, le compagnie aeree etc. etc. E' bene che la coppia ridimensioni l'idea di essere un benefattore dell'umanita' perche' spesso si diventa inconsapevolmente complici di un "mercato dei bambini adottabili" (scusate se sono brutale ma e' cosi') [ a questo proposito condivido anche l'intervento di Simonepecunia che parla degli "orfani sociali" e dell'angoscia di sapere che la nostra gioia e' frutto di una "enorme sfiga" di un'altro uomo o donna che vivono dall'altra parte del mondo ]

----ora Hang ancora assonnata si e' alzata dal letto e mi si e' piombata in braccio --- scusate, invio senza releggere ----ciaoooooooooooooooooooooooooo
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Messaggio 77 di 98 Da: adoptionAid Inviato: 29/03/2007 11.55

Ciao, sono Alex, è un po' che seguo questa discussione, più che altro per seguire l'adozione di Piero e Valentina, a cui ovviamente vanno i miei migliori auguri (questa è la cosa principale), anche se poi la stessa ha preso una piega diversa e quindi mi sento di voler dire anche la mia.

1) Sono d'accordo con crissi quando critica Piero sulle coppie che adottano bambini piccoli. Forse piero non sai che anche i bimbi piccoli soffrono enormemente di questo cambiamento e quando ti trovi con il bimbo con la dissenteria o con la bimba a 39 e passa di febbre, dovuti essenzialmente allo stravolgimento che stanno vivendo nei loro primissimi mesi, non è che ti senti molto di andare in giro , fai quello che puoi ovviamente cercando di vedere il più possibile del paese in cui è nato tuo figlio/a. E poi ci si può sempre ritornare, non necessariamente quando i figli sono maggiorenni.

2) Riguardo al famigerato Ente volevo esprimere quanto segue. Piero nei suoi interventi precedenti all'adozione è sempre stao molto puntuale e preciso, per cui se ci sono prove reali di questo è giusto fare denuncia alla CAI, se però sono delle cose riportate da altre persone, per quanto affidabilissime ci andrei con i piedi di piombo. Non sarebbe il primo caso in cui persone che con l'ente non c'entrano nulla si spacciano per facenti parte di quella o questa associazione per un solo scopo di lucro. Ogni ente ha i propri referenti e sono loro gli unici responsabili per l'ente. E poi mi sorge una domanda. Essendo l'autorità centrale vietnamita che stabilisce gli abbinamenti ( a maggior ragione con la nuova normativa), come è possibile che una persona possa convincere una madre ad abbandonare il figlio per "soldi" e poi essere sicuro che quel bimbo finisca in quel preciso Ente ? Vorrebbe dire corruzione ai massimi livelli delle autorità vietnamite, Autorità Centrale, direttori di Istituti e quant'altro, se così fosse non basterebbe nemmeno la CAI, ma un organo di polizia internazionale. Quindi denunciamo ma denunciamo se ci sono prove certe. Personalmente avrei preferito due cose. O dire il nome dell'Ente e denunciarlo pubblicamente (se ci sono prove certissime) oppure non dire nulla, questo, come già accaduto altre volte, getta solo nel panico le persone che sono in attesa o che devono scegliere l'ente, tutto il resto io , è una mia opinione personale ovviamente, lo considero scorretto.

Spero che questa discussione ritorni principalmente a parlare della adozione di Piero e Valentina.

Ciao Alex
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Messaggio 78 di 98 Da: Piero16906 Inviato: 29/03/2007 17.47
2° tentativo di invio : riprendo il copia/incolla del PS

Ciao a tutti da Piero

Avevo scritto un messaggio prima di questo sulla cronaca della giornata di oggi trascorsa al mare di Hoi An ma dopo aver premuto "send Message" e dopo l'Ok all'avviso che il gruppo e' moderato ...etc..etc.. mi e' apparsa una videata bianca vuota......

Ora mi ripeto scrivendo solo la prima riga di quanto avevo scritto prima.
" Da questo momento in poi faro' silenzio sul famigerato ente e sulle azioni che intraprendero' in futuro "

Per quanto riguarda la cronaca... la rimando ancora ad un'altra giornata....

Piero (dal corridoio dell'hotel con il PC portatile)

PS : prima di premere "Send Message" mi faccio un bel copia/incolla su word

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Messaggio 79 di 98 Da: TITTI670 Inviato: 29/03/2007 20.19
Scusa Piero ma ti sei già dimenticato come ci si sente da questa parte? basta una piccola cosa per farci entrare in panico, figurati una notizia come questa! Forse dovevi pensarci, prima di tirare una bomba così! Secondo te adesso cosa dovremmo fare ? ci rimane solo da sperare che l'ente non sia il nostro ma chi c'e la fà ?
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Messaggio 80 di 98 Da: ichinen73 Inviato: 29/03/2007 21.28

Grazie titti670 condivido il pensiero da te espresso e le paure in esso contenute. Probabilmente con il mio precedente messaggio non ero stata chiara ...
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Messaggio 81 di 98 Da: SoniaPaolo Inviato: 29/03/2007 22.04
Caro Piero,

è tanto tempo che volevo scriverti ma non ne ho mai trovato il tempo.

Vorrei riprendere alcune parti dei tuoi interventi passati .... anche per quelli di cui ti sei già scusato per farti capire delle cose ... anche se premetto che non voglio assolutamente sedermi in cattedra.

Inoltre ti chiedo scusa se forse sarò un po’ troppo brutale nell’esporti i miei pensieri ... ma io sono fatta così ... preferisco dire come la penso, poi ognuno trarrà le proprio conclusioni.

A mio parere ti, vi, siete fatti un po’ troppo prendere da questa adozione e non nella maniera giusta.
Avete definito la vostra adozione un “affido internazionale” .... MA NON E’ ASSOLUTAMENTE COSI’. Noi non abbiamo conosciuto genitori o parenti vari di nostro figlio, ma in ogni caso se lui mai vorrà da grande tornare in Viet e cercare le sue origini, non solo saremo d’accordo con lui, ma se vorrà lo accompagneremo anche .... Ma per questo non vuol dire che lo considero in affido.
Le vostre bambine sono vostre figlie e basta .... se mai un giorno vorranno tornare in Viet saranno solo loro a volerlo fare ....
Anche noi terremo vivo il Vietnam per nostro figlio, ma fino ad un certo punto. Lui ora è Italiano e deve sentirsi tale. Il continuare a parlare Vietnamita per esempio (secondo me) non le aiuterà ad integrarsi nella nostra comunità ed è un po’ come farle sentire “diverse”. Se continuerete a parlare dei loro genitori biologici forse (e dico forse) potrebbero non sentirsi MAI vostre figlie. Non so se mi sono spiegata .... Ok mantenere le origini ma con dei limiti....

Avete detto che (come pensiamo tutti) non sopportate chi giudica i genitori adottivi dei benefattori .... ma da come raccontate, soprattutto all’inizio e forse non ve ne siete resi conto, vi siete descritti voi....come dei “benefattori” con frasi tipo .... “se non adottavamo noi le bimbe non avrebbero avuto futuro” o cose del genere ....

Avete giudicato subito male chi ha cambiato nome ai bambini o chi ha adottato bambini piccoli e passa “tutto” il tempo in camera .... senza fermarvi a pensare sulle ragioni di certi comportamenti ... avete visto e avete giudicato appunto “solo” avendo visto senza “indagare” ....

Con questo mi riallaccio alle cose che vi siete sentiti “solo” raccontare .... e magari non avete visto “prove” di quanto detto. Quindi anche qui avete “solo” sentito e non indagato.

Noi siamo genitori di un bimbo a cui abbiamo aggiunto un nome italiano davanti a quello vietnamita e che aveva 6 mesi .e siamo rimasti in Viet 31 giorni ... non ci siamo chiusi in camera .... ma non abbiamo fatto gite sul delta del mekong e nemmeno siamo andati al mare .... forse non sapete quanto mangia un bimbo a quell’età (ogni 3/4 ore), quanto dorme ... (dopo ogni pasto), i problemi di salute che può avere ... per esempio il nostro aveva scabbia e bronchite ..... quindi ? Secondo te cosa avremmo dovuto fare ?

Cmq chi vi dice che quello che vi hanno raccontato è vero ? Avete pensato alle conseguenze delle persone che coinvolgereste nel caso poi tutto si rivelasse infondato o senza prove e quindi considerato cmq non vero ?

Mettereste a rischio un sacco di coppie e di enti per nulla ....

Le denuncie vanno fatte dalle persone che hanno toccato con mano la situazione direttamente e ne hanno prove ....

Ho notato questo tuo spirito pionieristico .... che senti tuo nell’adozione e ora anche in questa “denuncia” .... ma io ti dico con il cuore in mano di pensare bene a ciò che vuoi fare.
Secondo me ragionate e giudicate troppo “a pelle”....

Con questo non voglio dire che è giusto “proteggere” chi fa le cose che tu descrivi ... ci mancherebbe altro. E vorrei che questo fosse ben chiaro ! Ma fate attenzione a chi coinvolgete e soprattutto che queste persone SIANO COMPLETAMENTE A CONOSCENZA E SOPRATTUTTO D’ACCORDO SU QUELLO CHE VOLETE FARE !!!!

Per finire un consiglio, anche se non richiesto, lo so, forse sarebbe meglio che vi concentraste di più sulle vostre bambine ..... senza “perdere” tempo in queste “indagini” di cui avete “solo” sentito parlare .....

Vi chiedo scusa se sono sembrata troppo permalosa, se sono sembrata una “maestrina” e se vi ho dato fastidio ... ma questo forum è letto da tante persone e molte solo in attesa e possono davvero spaventarsi da quello che leggono ... e farsi idee sbagliate !

Non rileggo se no poi modifico ... e non voglio. Spero che si capisca ciò che volevo dire in questa accozzaglia di frasi .....

Un abbraccio
Sonia
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mercoledì 26 marzo 2008

[1 ANNO DOPO] Durante adozione: L' "adozione" di Piero e Valentina

[ CRONACA E COMMENTI DEL 27 MARZO 2007 ]
Riporto messaggi di un anno fa scritti nel gruppo : http://groups.msn.com/AdozionidalVietnamCambogiaThailandia
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Messaggio 64 di 98 Da: Lella70_ Inviato: 27/03/2007 1.50
Ciao Piero,
ho pensato a lungo se mettere questo messaggio.
Come voi, fino a poco tempo fa, siamo in attesa di un abbinamento in Vietnam.
Stiamo cercando di ingannare l'attesa informandoci il più possibile su questo Paese che diventerà anche un pò il nostro. Leggiamo con molto interesse e affetto i tuoi racconti e speriamo di poter vivere al più presto questa meravigliosa esperienza.
Leggo però con una certa apprensione che sei venuto a conoscenza di situazioni poco chiare da parte di un ente italiano. Vorrei capire il più possibile in merito alla questione.
Forse,...anzi sicuramente sono io che sono troppo ansiosa...però leggere queste notizie mi ha gettato un pò nello sconforto.....si ha sempre paura che nonostante tutte le rassicurazioni ricevute dagli enti qui in Italia...poi la realtà sul luogo sia sempre un pò diversa.
Hai scritto di un referente che praticamente và "a caccia" (scusa il termine) di situazioni poverissime dove poter prendere bambini da inserire in adozione internazionale......ecco...volevo sapere se tu di questo ne sei assolutamente certo.
Sò che non puoi fare nomi.....però ....prova a metterti nei panni di chi aspetta...leggere queste notizie mette inevitabilmente un tarlo in testa.....

Grazie per il racconto dettagliato che stai facendo e che leggo molto volentieri.
Un abbraccio virtuale a te e alla tua bella famiglia!
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Messaggio 66 di 98 Da: Piero16906 Inviato: 27/03/2007 17.30
Ciao a tutti

brevemente rispondo sia a Lella70, sia ad Annamario che ad altri con cui sono stato contattato privatamente.

Chi adotta in Vietnam (specie se adotta un bambino piccolo) e' totalmente concentrato sulle esigenze primarie del bambino. La maggior parte delle coppie ha la cerimonia il giorno successivo alla data di arrivo. Poi non si muove piu' dalla stanza dall'albergo e rientra in Italia appena pronti i documenti. Questo per spiegare perche' secondo me accade come diceva annamario che "solo Piero abbia visto e scritto di questo".

In ogni caso anche le informazioni che ho ricevuto io sono seguite ad una mia ricerca sulla nuova normativa in Vietnam cioe' sul testo del decreto 69/2006/ND-CP (che va a modificare il precedente decreto 68/2002/ND-CP).... se non avessi fatto questa ricerca probabilmente non avrei avuto informazioni sull'operato di quell'ente.

Ora, dato che la persona che mi ha raccontato in dettaglio queste cose me ne ha parlato perche' c'e' un rapporto di fiducia tra noi, vorrei prima di approfondire il discorso con voi, contattare lei affinche' condivida questa mia scelta di pubblicare informazioni che mi erano state comunicate confidenzialmente.

Poi vorrei sapere dai moderatori del gruppo se, una volta fatta la mia segnalazione alla CAI posso indicare anche qui il nome dell'ente.

Per Lella: il vissuto del genitore "di pancia" che abbandona il proprio figlio non potremo mai saperlo (forse io e Valentina siamo tra i pochi fortunati che abbiamo colto un senso di gratitudine nelle parole della mamma di Hang e di Hen quando ci ha detto "grazie per aver deciso di occuparvi delle mie figlie Hang e di Hen" e tra l'altro ho potuto rassicurarla dicendo che con cadenza semestrale ricevera' da noi informazioni su Hang e Hen tramite le suore)......

Poi pensa che probabilmente questo modo di operare di questo ente in questione non e' generalizzato altrimenti la CAI avrebbe gia' sospeso questo ente per il Vietnam.

Che dire ?
Non so... per ora continua a seguire l'evolvere della situazione tramite questo gruppo....

Ciao da Piero (alla prossima)

PS: oggi ci sonon stati 2 momenti interessanti con Hang e Hen
1) una prova di forza per una cosa che noi avevamo chiesto di fare assieme e una delle 2 bimbe non ha voluto fare... pianti, lamenti per 45 minuti e poi abbiamo trovato una soluzione di compromesso (pero' non sono stato contento dell'esito dell'evento). Valentina ha commentato dicendo "loro sono vietnamite ma anche tu Piero sei un testardo".
2) un caso di incomunicabilita' : Una delle 2 ci ha chiesto qualcosa in Bahnar (era una cosa che non si poteva spiegare a gesti), poi dopo uno scambio di battute tra loro ha provato l'altra a spiegarci mostrandoci i suoi pantaloni . Noi abbiamo chiesto se voleva andare al mercato a comprare altri pantaloni. La risposta era negativa. abbiamo azzardato tutte le altre ipotesi ma non ci veniva in mente nulla di logico per quel momento.
Allora la prima ha fatto segno di lasciare perdere e cosi' e' stato pero' ci e' dispiaciuto.
Di solito porto con me un quaderno e una penna e poi con il vocabolario vietnamita-inglese o con quello bahnar-vietnamita-francese cerco di capire qualcosa...molto spesso neanche cosi' si riesce a capirsi.
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Messaggio 67 di 98 Da: crissi Inviato: 27/03/2007 18.11
Scusa Pietro ma non sono daccordo con quanto scrivi e che riporto, mi sento offesa per le tue affermazioni:

"Chi adotta in Vietnam (specie se adotta un bambino piccolo) e' totalmente concentrato sulle esigenze primarie del bambino. La maggior parte delle coppie ha la cerimonia il giorno successivo alla data di arrivo. Poi non si muove piu' dalla stanza dall'albergo e rientra in Italia appena pronti i documenti. Questo per spiegare perche' secondo me accade come diceva annamario che "solo Piero abbia visto e scritto di questo"."

Ma cosa ne sai tu di cosa fanno le altre coppie? Non siete mica i primi che adottano in Vietnam e neanche i primi che adottano bimbi grandi.
Abbiamo vari amici che hanno adottato bimbi vietnamiti in età scolare e pre-scolare e piccolisismi e quasi nessuno si è chiuso in una stanza di hotel ad aspettare che i documenti fossero pronti.
Intanto molto dipende dall'età del bimbo, quello che puoi fare con bimbi di 4 anni ed oltre non è detto che si possa fare con bimbi di pochi mesi.
Poi noi siamo rimasti in Vietnam 5 settimane e nei limiti dell'età di nostra figlia abbiamo girato e cercato di conoscere questo meraviglioso popolo.

Per quanto riguarda l'operato di quel fantomatico ente, non so... mi lascia perplessa la cosa. Ti hanno dato un0informazione in confidenza, ma bisogna vedere se è reale.
Intanto noncapisco cosa c'entri la nuova normativa con questo ente. Nella nuova normativa è riportato il nome dell'ente?
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Messaggio 68 di 98 Da: napokapo1 Inviato: 27/03/2007 19.29

Ciao a tutti,purtroppo le dichiarazioni di Piero ci hanno distratti dal suo bellissimo racconto in diretta: non riusciamo piu' a parlare di Hang e Hen e la paura e la preoccupazione mi sembra che aleggino all'interno di questa discussione.Propongo pertanto un tacito silenzio stampa: lasciamo Piero e Valentina godersi questa esperienza irripetibile e unica e invito Piero, una volta ripreso il tram-tram quotidiano ( si fa per dire con 2 frugoletti per casa), prima di tutto ad accertarsi con estrema sicurezza dei fatti che ha riscontrato in Vietnam e di conseguenza ad agire nelle sedi preposte senza alimentare ulteriore panico, nel rispetto prima di tutto dei bambini e di tutto il popolo vietnamita e poi delle centinaia di coppie che sono in attesa di concludere il loro percorso adottivo. Se ci sono delle mele marcie e' giusto buttarle via ma io spero tanto che le azioni disoneste di un individuo non pregiudichino il lavoro di tutto l'ente che gli sta' dietro e che e' composto sicuramente da tante persone che lavorano nel rispetto dei bambini e della legge.
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Messaggio 69 di 98 Da: Silvia6600 Inviato: 27/03/2007 20.59
ciao a tutti,

vorrei fare un passo indietro e riprendere la risposta a Piero e Valentina (ma a tutti, in verita') al loro messaggio di qualche giorno fa sul loro caso di adozione-"affido".

Si' e' aperto un filone di discussione che secondo me e' interessante per tutte le coppie che stanno pensando all'adozione e a quale e' il significato che l'adozione internazionale ha nel contesto generale dei rapporti tra nord e sud del mondo.

Si parlava di se nel caso di Hang e Hen (bimbe grandi, famiglia povera ma esistente) non sarebbe stato possibile - e forse auspicabile - un sostegno a distanza invece che un'adozione internazionale.

Piero ha scritto:

"Era possibile fare un "Sostegno a Distanza" ? .... teoricamente si ma in pratica il sostegno a distanza avrebbe voluto dire aiutare le suore dell'istituto (...)
Avrebbero potuto con un "Sostegno a Distanza" mantenere la madre a casa (possibilissimo con un sostegno di circa 60 Euro al mese) ? .... Forse ........ non sappiamo... sarebbe stata educativamente e culturalmente la cosa giusta per loro ?"

Io credo che bisogna capire cosa e' un "sostegno a distanza". E piu' in generale, cosa sono gli aiuti e i progetti di cooperazione. La discussione si fa molto ampia ed esula dagli argomenti di questo forum. Pero' vorrei dire qualcosa. Mio marito ed io siamo stati vicini a un paese africano povero e, attraverso la conoscenza di una ONG italiana durante un viaggio in africa in questo paese abbiamo finanziato un progetto di cooperazione devolvendo a questa tutti i nostri regali di matrimonio (cioe' abbiamo convertito i regali in una colletta per questo progetto). Quando abbiamo fatto il viaggio in Africa siamo partiti con un valigione pieno di medicinali da donare li' e con un sacco di buone intenzioni, abbiamo viaggiato, visitato missioni e progetti di ONG, abbiamo parlato con la gente locale, con cooperanti, con religiosi, con funzionari della UE.

Alla fine di tutta questa storia (viaggio in africa e donazione) ne sono uscita con le idee molto confuse su cosa e' bene fare come cooperazione per i paesi poveri.

Alla fine (vi risparmio tutto il percorso del ragionamento) ho capito che:

- gli interventi assistenzialisti fanno peggio che meglio (quel che diceva anche Piero) - mi sono pentita di aver portato giu' il mio valigione di medicine, anche se il medico a cui le ho date era contento.

- pero' anche la maggior parte dei progetti di cooperazione che vengono dai paesi ricchi e che sulla carta non sono assistenzialisti in realta' non portano un miglioramento, ma sono un modo per favorire il lavoro di imprese dei paesi ricchi, con una politica di finanziamento di tipo "keinesiano" rivolta a beneficio delle imprese dei paesi ricchi. Ad esempio vale la clausola del paese di origine: se un progetto di cooperazione (ad esempio la costruzione di un ospedale) e' finanziato dall'Italia, allora tutti i materiali devono essere comprati in italia, le ditte che lavorano alla costruzione devono essere italiane e cosi' via. Alla fine la grandissima parte del finanziamento e' tornata in italia per pagare le ditte.

Quel che manca in tutto questo e' il lasciare a questi popoli essere padroni del loro destino. Per risolvere gran parte della poverta' e dello sfruttamento dell'Africa (parlo dell'africa perche' la conosco meglio) basterebbe farla finita con lo sfruttare l'africa, smetterla con le concessioni pagate due soldi di diamanti, di metalli preziosi, di legno, di petrolio e smetterla con il volergli vendere a basso costo quel che potrebbero produrre da soli (ad esempio prodotti agricoli) evitando di mandare in miseria i contadini.

Tutto questo per dire che anche i sostegni a distanza devono servire non per mantere passivamente una famiglia, ma per creare le condizioni perche' questa famiglia povera esca dalla sua miseria. Altrimenti non solo, come dice Piero, e' umiliante, ma e' inutile e dannoso, perche' non cambia le condizioni materiali vere e crea dipendenza. Un sistema secondo me molto efficace e' quello del microcredito, per aver inventato il quale e' stato insignito del nobel per la pace Muhammad Yunus.

Ci sono diversi enti, anche in Italia, che finanziano progetti di microcredito per la nascita di piccole imprese locali nei villaggi del sud del mondo. In Italia per esempio lo fa la banca piu' importante che fa finanza etica, non dico il nome per non fare pubblicita'.

Riguardo alle due bambine Hang e Hen, io credo che ci vorra' molta forza e molto coraggio a Piero e Valentina per aiutarle a inserirsi in Italia. Purtroppo credo che l'Italia abbia poco da offrire sul lato umano alla gente del sud del mondo, che e' gente in generale piu' socievole, piu' allegra, piu' capace di vivere di noi. Credo che abbiamo in piu' solo la ricchezza materiale, e molte, molte cose in meno sul lato dei rapporti umani. Parlo della societa' in generale, quello che due bambine come Hang e Hen potrebbero trovare a scuola, per strada....per cui Piero e Valentina dovranno proteggerle molto e dovranno affrontare la loro solitudine e il lor sconforto nel trovarsi in un paese, come lo ha definito Piero, "decadente". Anche per questo mi chiedevo se non valesse la pena aiutare due bambine grandicelle a non perdere il loro paese piuttosto che portarle via.....

la smetto qui, anche perche' vedo che il discorso devia troppo.....

un caro saluto a tutti

Silvia
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Messaggio 70 di 98 Da: ichinen73 Inviato: 27/03/2007 21.06
Probabilmente questo è un doppione di un altro messaggio che non so se è stato inoltrato. Riassumendo volevo esprimere la mia preoccupazione e quella di mio marito per i dubbi che stanno emergendo sull'operato di un ente. Dato che siamo in procinto di dare il mandato a un ente, è normale che siamo preoccupati di sapere se si tratti dello stesso. Come me penso che anche altre coppie siano turbate e tutte abbiamo il diritto di sapere in che mani ci stiamo mettendo. Se ci sono prove di quanto detto allora denunciare subito! e non aspettare!
Stefania
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Messaggio 71 di 98 Da: simone_pecunia Inviato: 27/03/2007 21.56
Per un attimo cerco di “astrarmi” dalla questione spinosissima sollevata da Piero e, se possibile, anche dalla sua meravigliosa esperienza. Mi sembra invece interessante la questione più volte sollevata da Silvia, ovvero: ci sono casi (io aggiungerei: moltissimi) nei quali è palese che ciò che impedisce l’accudimento dei figli alla famiglia è ESCLUSIVAMENTE la mancanza di mezzi di sostentamento. Spesso non si tratta di genitori “brutti e cattivi”: poveri che, anche se aiutati economicamente, andrebbero a bersi il sussidio al bar per tornare a casa ubriachi a picchiare i loro figli. Ovvero, non ci troviamo di fronte a genitori incapaci di amare, genitori per i quali la povertà ha rappresentato anche abiezione e incapacità di prendersi cura dei propri bambini (succede), bensì a genitori come noi, che potrebbero stare vicini ai loro figli se solo avessero un’entrata in più, derivante da un lavoro, da un sussidio o da altro. La legge italiana, per quanto riguarda le famiglie e i bambini nati sul nostro territorio, esclude categoricamente, al primo articolo, che questi casi possano essere “risolti” tramite l’istituto dell’adozione. Questo perché l’Italia ha uno stato sociale (non entro nel merito della sua efficacia) che prevede l’aiuto delle famiglie in grave difficoltà.
La verità è che la stragrande maggioranza dei bambini candidati all’adozione internazionale non sono orfani, bensì sono “orfani sociali”. Alzi la mano chi non ha mai avvertito un moto di angoscia all’idea che l’immensa gioia che si prova quando stringiamo i nostri figli è di fatto derivante dall’enorme sfiga di un altro uomo e di un’altra donna, che vivono con niente dall’altra parte del mondo, colpevoli solo di essere nati nel posto sbagliato al momento sbagliato.

La verità è che la proporzione della povertà in Vietnam e in troppi altri paesi nel mondo è tale da rappresentare una tragedia, un dramma che inghiotte milioni di famiglie e che non può certo essere risolta con l’adozione e purtroppo nemmeno con l’affido o il sostegno a distanza. La strada sono le riforme economiche, sociali, democratiche. Il fenomeno dell’abbandono, in Vietnam, ha una proporzione allucinante: molti bambini, come il mio, sono lasciati nei campi o in ospedale da mamme che spariscono a due ore dal parto. Arrivano all’adozioni piccoli o piccolissimi (entro i tre anni di vita). Dubito che AMU, NAAA, tutti gli altri enti che lavorano in questi posti, possano risolvere la vita a questi bambini andando a cercare le loro mamme e offrendo loro soldi che arrivano dall’Italia da famiglie con grandi cuori e buona coscienza sociale. La soluzione mi sembra quantomeno poco “scalabile”. Non solo credo che in questi casi sia più facile trovare una famiglia che adotta che una che esborsa, ma credo anche che la semplice “elemosina” (mi si passi il termine) non sarebbe affatto garanzia di successo in un luogo dove non ci sono servizi sociali a monitorizzare il dispiegarsi della genitorialità in queste famiglie.
Detto questo, è anche vero che gli enti potrebbero selezionare dei casi che, rispetto ad altri, rappresentano reali dilemmi sotto tutti i punti di vista. Ho visto con i miei occhi bambini grandi, intorno ai dieci anni di età, lasciati da qualche mese in istituto da famiglie che hanno perso un sussidio di qualche tipo essere sradicati da tutto il loro mondo e soprattutto dai loro affetti fondamentali per andare a vivere dall’altra parte della terra. Tutta la loro vita recisa in un attimo per iniziarne una nuova, magari con nomi diversi affibbiati a poche ore dall’incontro con i nuovi genitori. Non credo che nessuno si meriti questo e quando questo accade credo che davvero bisognerebbe sforzarci di tramutare la nostra adozione, nei fatti, in un affido. Il problema non è incontrare o meno i genitori biologici, chiudere o meno gli occhi di fronte alla realtà dell’adozione internazionale, quanto piuttosto avere enti che cooperano realmente con il paese NON per ottenere bambini per coppie che non possono avere figli ma per offrire una vita migliore ai bambini e alle loro famiglie. In casi eclatanti l’ente dovrebbe davvero proporre un sostegno a distanza o stanziare un aiuto con le risorse della cooperazione. Un minimo di screening delle possibilità di aiutare le famiglie, per lo meno in alcuni casi, credo possa essere tentato. Quello che non deve succedere, però, è che il bambino finisca fino ai 18 anni in istituto, perché alla fine, questo è quello che tutti dovremmo evitare che accada e che invece sarebbe capitato a tutti i nostri bambini se non li avessimo adottati. Ammazza quanto ho scritto…

Fra
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martedì 25 marzo 2008

[1 ANNO DOPO] Durante adozione: L' "adozione" di Piero e Valentina

[ CRONACA E COMMENTI DEL 25 e 26 MARZO 2007 ]


Da: alex_elena Inviato: 25/03/2007 8.36
Caro Piero, sono rimasta molto colpita da quello che tu hai scritto in fondo al tuo messaggio, riguardo ad un ente che spinge le famiglie più povere ad abbandonare i propri figli. Io credo che sia dovere di tutti noi, se veniamo a conoscenza di situazioni di questo genere, che ritengo gravissime, di farle al più presto presenti alla CAI affinchè si avvii un'indagine sull'ente in questione. Il ruolo degli enti dovrebbe proprio essere quello di tutelare i bambini e di assicurarsi che l'adozione internazionale avvenga secondo i principi della convenzione dell'Aja. A presto, Elena.
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Messaggio 61 di 98 Da: Silvia6600 Inviato: 26/03/2007 11.38
ciao Piero e grazie per il tuo messaggio, a cui rispondero' nel dettaglio appena ho un attimo - ora sono in ufficio e non posso trattenermi.

Hai fatto bene a denunciare questa situazione dell'ente va "a caccia di bambini", perche', anche se non puoi fare una denuncia piu' circostanziata alla CAI, almeno mette un campanello di allarme a tutti noi.

E' bene infatti rendersi conto delle situazioni che si creano e che crediamo, nella nostra ingenuita', di aver risolto con la convenzione dell'Aja. Evidentemente non basta a fermare il mercato di bambini affinche' venga dato un bambino a una coppia che non ha figli e non, come dovrebbe essere, una famiglia a una bambino che non ce l'ha.

Devo dirvi che queste situazioni mi mettono molti dubbi sull'idea di adottare in Vietnam, perche' non vorrei trovarmi in situazioni del genere, cioe' di essere uno strumento inconsapevole di un "commercio" sulle spalle di un bambino. Parlo di commercio perche' se c'e' qualcuno che si muove per convincere una famiglia a dare in adozione un figlio che non e' abbandonato, questa persona lo fa per interesse economico e non perche' gli dispiace tanto che questo bambino sia povero e che in europa ci sia qualcuno senza figli che ne vorrebbe tanto uno. Io non voglio essere uno strumento inconsapevole di un traffico del genere.

Il resto quando avro' un attimo di tempo in piu' - scusatemi....

un saluto a tutti

Silvia
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Messaggio 62 di 98 Da: Piero16906 Inviato: 26/03/2007 23.17

Ciao a tutti da Piero (Valentina, Hang e Hen dormono)

Sono le 4.10 di mattina (si sente in lontananza un cane abbaiare e il rumore da poche decine di metri di distranza di un condizionatore in funzione, dalla strada solo il ronzio solitario di qualche cinquantino)

Prima di tutto, riguardo l'ente da "segnalare" alla CAI devo decidere se fare una segnalazione generica (ma questa credo che non possa venire presa in considerazione) altrimenti per fare nomi e cognomi devo coinvolgere referenti di altri enti che operano in Vietnam e prima ovviamente devo chiedere il loro consenso. In ogni caso rinvio tutto al rientro in Italia.

Ora mi sono spostato perche' Valentina a causa mia si era svegliata e anche perche' la luce dello schermo aveva attirato un gruppetto di insetti fastidiosi. Ecco, sono all'esterno della stanza, seduto per terra sulle scale dell' hotel a pochi metri di distanza dal router wireless a cui sono collegato.

In questi giorni le 2 bambine stanno giocando fra loro e con noi al "grande fratello" nel senso che cercano di eliminarsi a vicenda cercando di non essere "votate per la eliminazione" da noi che saremmo il pubblico da casa, nello stesso tempo noi saremmo il "grande fratello" cui trasmettono le loro ansie nella stanza del "confessionale".
Spesso quando c'e' qualcosa che riguarda una delle 2, l'altra si mette in mezzo e se per qualche motivo decidiamo un ordine di preferenza (per esempio, avendo una sola bottiglia di acqua che portiamo sempre con noi per dissetarci, non potendo bere tutte 2 contemporaneamente, decidiamo che prima beve una e poi l'altra) l'altra si incazza come una iena e si mette a piangere per una decina di minuti, poi sfogata la sua rabbia tutto torna come prima; la nostra abilita' sta nel cercare di mantenere sempre la parita' nel trattamento cioe' se una volta abbiamo dato da bere prima alla piu' piccola, la seconda volta daremo da bere prima alla piu' grande o viceversa. In ogni caso la scelta di averne adottate 2 contemporaneamente (e la fortuna di avere avuto un decreto di idoneita' che ci consentiva di realizzare questo nostro desiderio) si e' rilevata una scelta vicente. Anche la scelta di aver dato la disponibilita' per bambini piu' grandi secondo me e' stata una scelta vincente ma per questo e' meglio aspettare a vedere come andra' piu' avanti in Italia o ancora in seguito magari durante l'adolescenza.

Il popolo vietnamita sembra essere un popolo di grandi curiosi. Quando siamo a mangiare tutti gli inservienti (sopratutto donne) ci chiedono indicando le bambine: "children vietnamese ?" volendo sapere se sono di origine vietnamita, come effettivamente sembra ma non troppo perche' i tratti Bahnar si discostano dai tratti dei vietnamiti propriamente detti (che mi sembra si chiamino Kinh). A volte io rispondo "Yes, vietnamese" e allora loro le bombardano di domande del tipo ".... nieu tuoi ? " o ".... ten la gi ?" (sicuramente le ho riportate piene di errori ma con la prima chiedono "quanti hanni hai" e con la seconda chiedono "come ti chiami". Hang e' nata a fine 1998 mentre Hen e' nata il 2 marzo 2000 quindi Hang ha 8 anni e mezzo e Hen a 7 anni appena compiti. Se chiedono l'eta' a me in inglese e non a loro allora io rispondo "Eight" per la piu' grande e "Seven" per la piu' piccola; quest'ultima allora, conoscendo i numeri in inglese si incavola e dice "bay!!!" che in vietnamita vuol dire sei finche' io non correggo il seven in six; in effetti per i vietnamiti non conta il giorno effettivo di nascita ma conta il numero di capodanni trascorsi (cioe' i Tet vissuti) ; e' vero che anche in questo caso per Hen sarebbero 7 e non 6 comunque approfondiremo la cosa quando il nostro livello di comuncazione linguistica sara' migliore oppure aiutati da un vietnamita.

Quando si va a mangiare, cerchiamo di stare su un livello medio, cioe' sui 50.000 - 100.000 Dong in 4 (faccio notare che per il pranzo o la cena il massimo lo abbiamo speso a Saigon quando eravamo ancora in 2 nei ristoranti italiani tipo Pendolasco o Pomodoro con circa 400.000 Dong a pranzo o cena mentre il minimo lo abbiamo speso in uno dei pessimi posti di Kon Tum con 28.000 Dong in 4 mangiando riso con verdura e carne). Nei locali di livello medio (50.000-100.000 Dong) non e' detto che le cose che per noi sono scontate lo siano anche per loro... per esempio e' capitato che ordinando 1 acqua grande, una lattina e una birra ci vengano portato da bere senza bicchieri o con un solo bicchiere. Le forchette, se riteniamo che siano necessarie, dobbiamo chiederle perche' ovviamente tutti mangiano con i bastoncini (non ho mai verificato come si chiamino esattamente).. mangiare con i bastoncini e' possibile ma quando si e' alla fine del piatto, e' comunque utile avere almeno una forchetta nel tavolo. Le salviette sono un optional che a volte sono pezzetti di carta igienica strattati e infilzati in un chiodo. Gli stuzzicadenti li ho visti una sola volta e mi sono fidato ad usarli sperando che questa volta non mi becchi altre nuove epatiti finora sconosciute........
Un giorno a pranzo Valentina aveva bisogno di andare al bagno allora sfoderando l'unica frase in vietnamita di cui ero sicuro al 100% della pronuncia ho chiesto: "Xin loi ba, ve sinh nu o dou ?" (che vuol dire scusi signora dove e' il bagno delle donne ?) La donna ha fatto una faccia come dire: "ma che lingua stai parlando ?" e in effetti ho ancora il dubbio che non abbia capito che stavo tentando di parlare vietnamita. Allora nel mio scolastico inglese ho chiesto: "do you have a bathroom ?" (cioe' avete un bagno ?) e ancora non sono stato compreso .... allora valentina ha chiesto brutalmente: "W.C. ?" e alla donna si e' accesa la lampadina ed ha risposto in perfetto francese "Toilette ?" e ha indicato a Valentina uno stanzino con un pavimento inclinato e un buco nella parte bassa del pavimento fornito di una scopa per pulire i bisogni.... da quel giorno cerchiamo di usare solo esclusivamente il bagno dell'hotel.

Ora torno a dormire che domani abbiamo promesso ad Hang e Hen di passare la giornata in spiaggia.

Ciao
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Messaggio 63 di 98 Da: Piero16906 Inviato: 26/03/2007 23.27

errata corrige sul post appena inviato.

nel paragrafo in cui parlo del popolo vietnamita sembra essere un popolo di grandi curiosi ......
La bambina piu' piccola (Hen) si incavola se dico che ha "bay" anni (7 anni), e mi corregge indicendo che ne ha "sau!!!" anni (6 anni)

ri-buona notte
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lunedì 24 marzo 2008

[1 ANNO DOPO] Durante adozione: L' "adozione" di Piero e Valentina

[ CRONACA E COMMENTI DEL 24 MARZO 2007 ]

Messaggio 54 di 98 nella discussione Da: Hopi Inviato: 24/03/2007 8.14

Ciao Piero, mi sono letta in questi istanti di tempo (prima che si alzino i bambini.....ma già sento i passi del piccolo che sta arrivando!, anzi è qui e mi ha chiesto di giocare a dama ...) in un baleno il tuo racconto.
Sei un grande, per tutto. Per come scivi assiduamente e appassionatamente e per il coraggio di divulgare la tua storia e i tuoi pensieri.
Come assistente del gestore a mezzo servizio, anzi anora meno di mezzo servizio (perchè due figli ti lasciano ben poco tempo d'avanzo) ritengo che quello che hai scritto non sia censurabile infatti non hai indicato il nome dell'ente.
Se poi posso dare un contributo a Lilli e Silvia.
Mio figlio grande, oggi 10,5 anni è stato adottato 5 mesi fa in Vietnam. La madre lo ha abbandonato quando aveva 5 anni. Mio figlio ha passato con la madre circa un mese (quindi fuori dall'istituto e cioè a casa della madre con i retsanti fratelli) prima di venire in Italia con noi. Il bambino ha dovuto firmare parecchi documenti prima che la sua adozione potesse avere corso.
Lui è felicissimo di essere in Italia e come per il fratello biologico che ho adottato un annno prima (aveva 6,5 anni) il primo dolore l'ha provato quando ha scoperto che sceso dal primo aereo della sua vita non stava mettendo i piedi in Italia ma in una località di vacanza on Vietnam. Che tristezza su quei faccini!
Ora devo andare perchè il mio tempo lobero è finito
Piero, quando torni dal Vietnam ci vediamo così i nostri figli potranno parlare Viet.
Ma sappi che per i primi mesi appena arrivati in Italia negheranno di conoscere anche la parola più banale.
Un abbraccio e tanti auguri.
Non rileggo!
Hopi
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Messaggio 55 di 98 Da: Piero16906 Inviato: 24/03/2007 8.53

Sono le ore 14.40 del giorno venerdi' 24 marzo 2007 (in Italia sono le 8.40)

Le bambine stanno giocando in bagno sopra il lavandino di marmo con le conchiglie raccolte questa mattina in spiaggia. Le bambine parlano tra loro in Bahnar e secondo noi conoscono il vietnamita meno di come io(Piero) conosco l'inglese ... in effetti quando qualche vietnamita capisce che sono di origine vietnamita e prova a fare loro qualche domanda, riceve poche o nulle risposte ma non tanto per timidezza delle bimbe, direi anche perche' le bimbe spesso non capiscono la domanda (questa almeno e' la mia impressione).

Comunque questo puo' essere un buon motivo per impararlo assieme .... (e magari un futuro da Hoan (?) e sorella (?) .

In questo momento Hang e venuta fori dal bagno e sta per chiudermi il PC portatile schiacciandomi le dita.... quindi invio e vado con loro nella piscina dell'albergo.
Ciao da Piero e Valentina ... alla prossima
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Messaggio 56 di 98 Da: Nicolettagan Inviato: 24/03/2007 13.50

Ciao Piero e grazie per questo tuo impegno costante a farci partecipi della vostra avventura! So che stai sottraendo per questo tantissimo tempo al tuo sonno. Non strapazzarti troppo, mi raccomando, cerca di riposarti un po'!
E' vero, di leggende metropolitane sul Vietnam se ne sentono tante (pensa che ad un incontro per la presentazione del Vietnam a coppie che stanno preparandosi all'idoneità veniva definito come leggenda metropolitana anche l'incontro con i genitori biologici e/o i parenti del bambino durante la cerimonia.....ma mi pare che non sia proprio una leggenda metropolitana questa, ma una realtà vera e propria in il Vietnam!!!), poi quando sei lì e ci vivi ti rendi veramente conto di cosa c'è e che i "procacciatori di bambini" esistono purtroppo anche lì, come esistono le gravidanze su commissione, la corruzione.... C'è quell'ente, quell'agenzia, quella persona (perchè non parlo solo di enti italiani ma di agenzie americane e di tutte le altre strutture intermediarie nell'adozione) che di fronte a certe cose dicono NO ed evidentemente c'è anche chi accetta! Purtroppo queste realtà non sono solo del Vietnam ma di molti altri paesi al mondo e purtroppo (scusate la ripetizione del termine) alla fine quelli che ci rimettono sono sempre e solo loro: i bambini!
Un abbraccio a tutti e dai un bacio alle bimbe per me!
Nicoletta

Sai Hopi, ho avuto la grandissima fortuna di conoscere di persona Piero e nella sua semplicità e umiltà è veramente un grande, un mito, come Valentina del resto....io e te invece dobbiamo rimediare al più presto , la nostra conoscenza è solo virtuale e telefonica!!!
Ciao e altri due bei baciotti ai tuoi due piccoli.
Nicoletta
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Messaggio 57 di 98 Da: Piero16906 Inviato: 24/03/2007 14.39

Ciao Nicoletta, scrivo in 2 minuti prima di riconsegnare il PC portatile a Hang peha-ngffffffffeeeerche' faccia il Karaoke con la canzone "nguoi ay va toi em chong ai" che ho trovato su YouTube all'indirizzo: http://youtube.com/watch?v=iiMAbtWbG24 (da come Hang legge il vietnamita sembra che lo conosca molto meglio di come io conosco l'inglese).

Ti dico la verita' ....Non mi sono mai riposato tanto come questi giorni ... Ieri giro in barca per il fiume di Hoi An, Oggi giro in bici fino al mare (abbiamo nolleggiato 2 bici per tutto il giorno ad un costo totale di 30.000 Dong).... l'altro ieri con in giro con il riscio' a pedali ... poi in piscina dell'albergo..

Che dire ? : Temperatura ideale (25-30 gradi, ore di sole intervallate da una pioggerellina finissima, cibo molto buono ( le bimbe mangiano solo "mi tom" che conoscono anche come Soup ed e' una zuppa con una specie di tagliatelle finissime) io invece mangio di tutto con tanto riso e verdura cotta e cruda. Su indicazione di Hang ho incominciato a riempire i piatti di salsette di vario tipo e constato che non sono mai stato male.

ciao da Piero
(voi siete persone speciali che mi date questa possibilita' di scrivere qui)
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Messaggio 58 di 98 Da: Piero16906 Inviato: 24/03/2007 15.11

dimenticavo la cosa piu' importante che da il motivo del mio essere particolarmente sereno: le bimbe sono dolcissime.....

Ad ogni cosa che facciamo per loro rispondono (specialmente Hang) con un :
tenkiuuuu papa-piero
tenkiuuuu mama-vale-tinà

Notte .....
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Messaggio 59 di 98 Da: Nicolettagan Inviato: 24/03/2007 17.00

Ciao Piero, allora hanno anche imparato il tuo nome! Uau, una conquista in più, un'altro piccolo passo
Godetevi il mare ed il caldo. Il tempo qui fà i capricci, l'altro giorno si è persino messo a mevicare fitto fitto con dei fiocchi grossissimi per alcuni minuti. Ora c'è il sole ma fà piuttosto freddo.
Un abbraccio
Nicoletta e Bac che è qui in braccio a me e vuole schiacciare tutti i tasti!!!!
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domenica 23 marzo 2008

[1 ANNO DOPO] Durante adozione: L' "adozione" di Piero e Valentina

[ MIO POST CHE HA SUSCITATO PARECCHIE POLEMICHE
- SCRITTO IL 23 MARZO 2007 ]

Messaggio 53 di 98 Da: Piero16906 Inviato: 23/03/2007 18.14
Ciao a tutti da Piero. In Vietnam sono le ore 11.50pm che corrispondono alle 5.50pm italiane. Valentina, Hang e Hen sono a letto. Prima di passare alla cronaca di questi ultimi 2 giorni a Hoi An volevo ringraziarvi per questo dibattito che si e' creato attorno alla nostra storia sperando che sia di stimolo molti. E vorrei spiegare perche' siamo sempre piu' convinti che questa adozione sia stata la cosa migliore per Hang e Hen. Le bambine sono state messe nell'orfanatrofio di Kon Tum dopo la morte del padre anzi dopo quasi 2 anni dalla morte del padre cioe' ad inizio 2005. Da allora l'unico lavoro con retribuzione fissa, sicuramente molto bassa, e' stato quello della mamma che dovendo lavorare parecchie ore della giornata non poteva seguire i figli, neanche il piu' piccolo nato nel 2003. La casa che e' composta da una sola stanza che serve sia da sala da pranzo che da camera da letto e' veramente molto spoglia. Sia la cucina che il bagno sono fuori dalla casa e l'unico elettrodomestico che abbiamo visto in quella stanza e' un televisore di circa 14 pollici ed alcune lampadine (almeno c'e' la corrente elettrica). Quando la mamma ha scelto di mettere in orfanatrofio Hang e Hen (e non il maschio piu' piccolo di loro) probabilmente aveva gia' deciso di mandare in adozione le bimbe sperando che all'estero potessero avere un futuro migliore. In ogni caso dal 2005 ad oggi ha avuto molto tempo per rifletterci. Era possibile fare un "Sostegno a Distanza" ? .... teoricamente si ma in pratica il sostegno a distanza avrebbe voluto dire aiutare le suore dell'istituto (pero' per ovvie ragioni i bambini in istituto hanno attenzioni ridotte essendo in tanti e spesso le suore o assistenti non si accorgono neanche dei problemi dei bambini quindi comunque non sarebbe stata una soluzione ottimale) Avrebbero potuto con un "Sostegno a Distanza" mantenere la madre a casa (possibilissimo con un sostegno di circa 60 Euro al mese) ? .... Forse ........ non sappiamo... sarebbe stata educativamente e culturalmente la cosa giusta per loro ? In ogni caso noi questa la adozione la viviamo come un "affido internazionale" e faremo di tutto per mantenere nelle bimbe la cultura Bahnar e la lingua Vietnamita (piu' difficile ci sembra l'ipotesi di mantenere la lingua Bahnar) affinche' siano loro nel momento in cui lo decideranno ad iniziare un "sostegno a distanza" della loro famiglia mandando alla loro famiglia soldi risparmiati in Italia. Poi (lo abbiamo promesso durante la cerimonia) torneremo nel loro villaggio (ne conservo gelosamente l'indirizzo) con Hang e Hen quando loro saranno maggiorenni. E' probabile che in quel periodo il Vietnam sara' in pieno boom economico e loro potrebbero decidere di avere un futuro migliore in Vietnam che nella decadente Italia. Ne saremmo felici per loro. Forse il nostro ente avrebbe dovuto comunque tentare un sostegno a distanza ? Non so ... certo che ho molti piu' dubbi su altri enti (a dire il vero e' uno solo) che a volte invia incaricati locali per trovare nei villaggi situazioni di estrema miseria in cui vivono bambini piccolissimi e fa da tramite con i direttori degli istituti perche' questi genitori diano in adozione i loro bimbi. Quando ero in Italia pensavo che questa fosse solo una leggenda estrema creata per gettare fango su un ente particolare ma ora ho la conferma che e' vero. Evito di fare il nome anche perche' non avrei possibilita' dal Vietnam di difendermi in un processo per diffamazione. Preciso che non so nulla dell'operato di questo ente in altri paesi, probabilmente opera cosi' solo in Vietnam e solo alcune volte, probabilmente questo modo di operare dipende solamente da collaboratori di cui si serve in Vietnam. Mi scuso con i moderatori del forum per questa cosa che forse avrebbe meritato auto-censura ma essendo sicuro di quello che ho scritto me ne assumo tutte le responsabilita'. Torno ora alla cronaca da Hoi An ..... anzi no... nella tentazione che ho ora di premere ripetutamente il tasto back-space fino a cancellare le ultime 8 righe scritte premo Send-Message e non ci penso piu' ....Piero

Chúc Mừng Phục Sinh

Chúc Mừng Phục Sinh

venerdì 21 marzo 2008

[1 ANNO DOPO] Durante adozione: L' "adozione" di Piero e Valentina

[ POST DI COMMENTI SCRITTI IL 22 E 23 MARZO 2007 ]

Messaggio 47 di 97 Da: Silvia6600 Inviato: 22/03/2007 13.34

Carissimi

seguo anch'io le vicende di Piero e Valentina e devo dire che come tutti sono rimasta molto colpita da questa storia, e ci penso molto. Loro hanno deciso di condividerla con noi, per cui accetteranno i nostri pensieri, e anche le nostre domande.

Questa storia mi ha colpito soprattutto perche' mi ha costretto a ripensare il mio concetto di adozione, alla luce di quel che puo' succedere in un paese povero come il Vietnam.

Ve lo dico sinceramente, io sono rimasta sconvolta dall'apprendere che le due bambine hanno una famiglia, dei fratelli, una madre, e che vengono date in adozione, sradicandole dal loro paese, dalla loro famiglia, dai loro affetti.

Mi chiedo perche' (ci sara' un perche', e magari Piero e Valentina lo sanno) l'associazione AMU non ha proposto per le due ragazzine e per la famiglia un sostegno a distanza che permettesse loro di continuare a studiare, trovare un lavoro, mantenersi con dignita' senza dover essere strappate dai loro affetti e dal loro paese.

Io, nella mia poca esperienza di adozioni, concepivo l'adozione per un bambino, anche grandicello, abbandonato e privato, oltre che materialmente, negli affetti: senza genitori, con genitori che lo hanno abbandonato, con genitori che non possono occuparsi di lui o non ne sono capaci, ma comunque abbandonato. Hang e Hen non sono abbandonate, hanno una madre e dei fratelli: una madre che ha deciso di lasciarle in adozione per impossibilita' di mantenerle. Ma allora le due bambine (e tutta la famiglia) non poteva essere aiutata con un sostegno a distanza? Con un affido?

Mi sono chiesta: se capitasse a me....a noi, cosa faremmo? e poi: che differenza fa tra questo gesto della madre biologica di Hang e Hen e il gesto della madre che, ad esempio, partorisce anonimamente in ospedale perche' non puo' mantenere il proprio bambino? Entrambi sono gesti di amore grandissimi, perche' comportano una rinuncia grande - grandissima - io piuttosto che perdere mia figlia mi farei tagliare le braccia - per il bene del bambino.

Pero' Hang e Hen sono grandi e hanno affetti, conoscenze, interessi, insomma una vita dalla quale ora vengono strappate.

Sicuramente Piero e Valentina si sono chiesti questa cosa, e si saranno dati delle risposte. Piero stesso parla del dono della madre, e della difficolta' a portarle via in quella situazione. Io risposte non ne ho trovate, ma per l'appunto mi chiedo: perche'? non c'erano altre soluzioni per le due bambine? Un affido? un'adozione a distanza? Hang e Hen potrebbero chiedere a Piero e Valentina tra qualche anno perche' lo hanno fatto. Potrebbero chiedergli "perche' non avete aiutato mia madre invece di portarci via?" Altri genitori adottivi mi han detto che questa e' una domanda tipica che i figli fanno ai genitori adottivi quando da grandicelli discutono con i genitori sulla loro storia.

Aiutatemi a capire, perche' ho perso la bussola....discutendone con mio marito, abbiamo detto che se capitasse a noi un abbinamento cosi' rinunceremmo all'adozione e ci proporremmo per un affido, per sostenere a distanza fino alla maggore eta', o oltre, il bambino che ci han proposto, andandolo a trovare, conoscendo la famiglia, mantenendo dei legami con loro, portandolo anche a studiare da noi, ma non strappandolo dalla propria terra e dalla propria famiglia per un problema di poverta'.

Ma non sono sicura, perche' questa posizione tiene conto del nostro concetto di adozione, e non di quello degli altri, dei popoli poveri, di chi si trova nelle condizioni della madre di Hang e Hen.....cosa che sicuramente l'Ente, l'AMU, avra' valutato se si e' adoperata per l'abbinamento e non per un'altra forma di sostegno per le due bambine.....

ditemi che ne pensate....

Silvia
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Messaggio 48 di 97 Da: crissi Inviato: 22/03/2007 17.24
Silmia,
mi permetto di risponderti io.

Non capisco innanzitutto perchè tanto sottolineare il nome dell'ente.

Sono sempre stata la prima a criticare l'operato di AMU quando ce ne è stato il bisogno, ma ritengo che AMU non faccia niente di più o di peggio di quello che tutti e dico tutti glia ltri enti fanno.

Se le bambine sono in istituto e si è deciso di procedere all'adozione vuol dire che non c0erano gli elementi per fare un sostegno a distanza, magari le bimbe erano già adottabile e la madre aveva già firmato da tempo per l'adozione.
Noi continuaiamo a pensare all'adozione come se avvenisse nel nostro paese, non ci rendiamo conto delle situazioni deglia ltri pesi e sopratutto della mentalità differente.

Non tutti i bimbi che vengono adottati sono abbandonati alla nascita, molto spesso hanno delle famiglie alle spalle e questo anche in Italia.

Quello che scrivi pare un'accusa ad AMU per non aver operato in maniera corretta, per aver strappato due bimbe alla loro famiglia.

Come avevo già scritto, spesso i bimbi in Istituto in Vietnam hanno delle famiglie più o meno presenti, spesso la madre o alcuni mentri della famiglia sono presenti alla cerimonia e non solo con AMU ma nache con enti più grossi e più famosi.

Conosco varie famiglie che hanno adottato a Kom Tum e tutte hanno incontrato i membri delle famiglie natali dei loro figli.
Conosco anche coppie che hannoa dottato con altri enti e anche loro hanno incontrato le famiglie.
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Messaggio 49 di 97 Da: SoniaPaolo Inviato: 22/03/2007 17.38

Cara Silvia, purtroppo non ho molto tempo per risponderti ...

ma ci tenevo a dirti che non è una decisione di AMU e nemmeno solo per chi adotta a Kon tum, ma che la possibilità di incontrare i genitori biologici o parenti vari è una probabilità di ogni adozione in Vietnam. E’ una legge valida in tutto il Vietnam !!!
E’ vero che statisticamente per chi adotta in grandi città come HCMC questa possibilità è molto remota se non praticamente nulla. E non chiedetemi perchè ... non ne ho idea !
Noi abbiamo adottato in Vietnam, con la paura di fare anche noi questi incontri, per fortuna non è andata così .... anche se l'ente ci aveva preparati, cercando anche di spiegarci i motivi ... e' una cultura molto diversa dalla nostra... per certi versi affascinante e per altri terribile. Ma bisogna viverci per capirla ...
Io cmq rimango dell'idea che è un popolo meraviglioso!
Un abbraccio
Sonia
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Messaggio 50 di 97 Da: rox640 Inviato: 23/03/2007 8.47

Provo anche io a rispondere a Silvia.Noi abbiamo adottato nostro figlio (all'epoca 15 mesi) con altro ente (Naaa) in una provincia del nord (Phu Tho). Sapevamo che, per come viene concepita l'adozione in Vietnam, avremmo potuto incontrare dei parenti del bambino durante la cerimonia. Nel nostro caso si tratta di bambino partorito in ospedale, riconosciuto dalla mamma che ha chiesto subito che fosse accolto in una struttura per bambini orfani e abbandonati, non avendo lei le possibilità di occuparsene. Nostro figlio è rimasto dalla nascita fino al compimento del 15 mese di vita in quella struttura, fino a quando è stato adottato da me e mio marito.Noi e le altre due coppie che erano con noi ci siamo presentate alla cerimonia senza sapere chi avremmo trovato ma coscienti del fatto che qualche parente avrebbe potuto esserci. Non avevamo certezze ne' in un senso ne' nell'altro non avendo avuto la possibilità di sapere da altre famiglie quale fosse la prassi in quella provincia. Noi non abbiamo incontrato nessuno.Ho amici che hanno adottato con il mio stesso ente in altre provincie del Nord (ad esempio Lang Son) che hanno trovato la mamma, la nonna e altri parenti del bimbo che stavano per adottare, anche con adozioni di bambini molto piccoli.Questo per dire che l'adozione di un bambino in Vietnam, che si perfeziona con una cerimonia che non a caso si chiama del dare e del ricevere, contempla l'eventualità che i parenti del bambino siano presenti (se esistono, se sono rintracciabili in quel momento e se hanno piacere di presenziare).Poi la differenza la fanno le diverse provincie che hanno evidentemente prassi e metodologie differenti l'una dall'altra. Credo che in questo caso gli enti italiani che si occupano di adozione non facciano nessuna differenza, dovendo adeguarsi a quello che è il modo di concepire l'adozione in quel paese.Giustamente qualcuno prima di me (credo Crissi) ha scritto che "noi continuiamo a pensare all'adozione come se avvenisse nel nostro paese, non ci rendiamo conto delle situazioni degli altri paesi e soprattutto della mentalità differente". Sottoscrivo in pieno e aggiungo che quando si sa in quale paese straniero si andrà ad incontrare il proprio figlio è cosa buonissima e giustissima cercare di conoscere gli usi, i costumi e la cultura di quel popolo prima di partire. Si coglieranno tante sfumature, si capiranno tante cose e non se ne fraintenderanno altre e soprattutto, una volta rientrati a casa, si avrà una gran voglia di partire di nuovo.Ciao AngelaPS Buona continuazione a Piero e Valentina, che io non ho conosciuto di persona ma alcuni miei amici si e che credo abbiano avuto un grande pregio: quello di affrontare questa avventura adottiva con la giusta umiltà, preparandosi ad ogni eventualità e riuscendo a vivere l'incontro con le proprie figlie in modo unico. L'adozione di bambini non più piccolissimi non è una passeggiata ed è importantissimo che i futuri genitori arrivino preparati all'incontro, come Piero e Valentina hanno sicuramente fatto. Mi permetto di aggiungere che probabilmente anche le bambine erano sufficientemente preparate ad incontrare la loro futura famiglia e questo purtroppo non sempre capita.
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Messaggio 51 di 97 Da: lilly011 Inviato: 23/03/2007 8.52

Forse il mio messaggio di ieri non è arrivato, se mi "sovrascrivo" chiedo scusa. Ribadisco che mi associo completamente a quanto scritto da Silvia, non avrei saputo spiegare meglio le mie stesse perplessità e la mia confusione. Io non ho assolutamente letto nel messaggio di Silvia una critica verso l'ente, in alcun modo, da parte mia non è certo questo il punto. Mi meraviglio che, soprattutto in questo forum, si tenti sempre e comunque di trovare la maniera di sollevare polemiche, spesso inesistenti, come in questo caso, sull'operato di questo o quell'ente. Ora capisco perché questa gestione "blindata" del forum, più unica che rara..... Personalmente chiedo soprattutto a Piero e Valentina, che da quanto scrivono sono due persone splendide, se possano aiutarci a capire, quando e se potranno farlo perché penso abbiano moltissime cose a cui pensare.
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Messaggio 52 di 97 Da: Nicolettagan Inviato: 23/03/2007 9.21
Salve a tutti.
E' vero che adottando in Vietnam si rischia di incontrare i genitori biologici od i parenti dei bambini. Per esempio quando eravamo via noi tutte le coppie che hanno adottato al nord a Lang Son (che era anche la provincia nella quale io avevo un abbinamento precedente) hanno incontrato genitori e/o parenti. Non so se dipenda dalla provincia o meno, comunque è così, questa possibilità c'è. C'è chi ritiene di essere stato fortunato a non incontrarli, noi invece che abbiamo alla fine concluso sulla provincia di Bac Kan (nord), non abbiamo incontrato familiari e ci riteniamo sfortunati a non aver avuto questa possibilità.
Sono sicura che per le due bimbe si sia proceduto a trovare loro la soluzione migliore (non credo che rimanendo a Kom Tum in istituto sino alla maggiore età - così diceva Piero - queste bimbe avessero avuto le possibilità di studiare come hanno qui in Italia). Poi quando hanno la maggiore età? Nessuno ci garantisce, nemmeno per i figli biologici, che rimangano con noi e si occupino in futuro di noi quando ne avremo la necessità, è giusto che i nostri figli facciano la loro strada (è ovvio che come genitore li aiuterò e li consiglierò finchè potrò), ma lla fine io sarei solo contenta che non si scordassero di me.
Comunque conosciamo famiglie che hanno adottato sia in europa dell'est che in sud america che conoscono familiari dei loro figli adottivi e continuano ad avere rapporti (lettere, telefonate, scambio di foto od addirittura visite saltuarie) con loro senza nessun tipo di problemi, perchè c'è rispetto reciproco e nessuno aprofitta dell'altro. La figura dei genitori biologici (sia che si siano conosciuti o meno), sarà sempre presente nei pensieri dei nostri figli adottivi e fra noi e i nostri figli adottivi, per cui, io credo sia meglio per tutti vivere bene il rapporto con queste figure.
In fondo, pensiamoci bene, quanti bambini solo qui in Italia per effetto delle separazioni dei propri genitori biologici si ritrovano ad avere più di una mamma e più di un papà e qualcuno addirittura vive in una famiglia dove non ha legami biologici? Tantissimi!
Saluti.
Nicoletta
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giovedì 20 marzo 2008

[1 ANNO DOPO] Durante adozione: L' "adozione" di Piero e Valentina

[ CRONACA DI MARTEDI 20 MARZO 2007 ]

Ciao a tutti ...................... Riporto messaggi di un anno fa scritti nel gruppo : http://groups.msn.com/AdozionidalVietnamCambogiaThailandia
[preciso che tutti i messaggi sono riportati integralmente cosi' come sono stati postati senza ne togliere ne aggiungere nulla a quanto scritto sia da me che da altri]
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Messaggio 45 di 97 Da: MarinaPaolo Inviato: 20/03/2007 11.42

Caro Piero e Valentina, sto leggendo anch'io con commozione i vostro primi passi con le vostre meravigliose bambine; vi sono vicina con l'affetto e la preghiera tutti i giorni; siete una coppia formidabile!!!!
Con affetto
Marina
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Messaggio 46 di 97 Da: Piero16906 Inviato: 21/03/2007 17.14

Ciao a tutti da Piero (sono le ore 23.00 di mercoledi' 21 marzo 2007) Valentina e le bimbe dormono. Scrivo dalla camera dell'hotel Hai Au di Hoi An che e' una localia' turistica vicino al mare di Da Nang. Avevo scritto circa 30 minuti fa un post che probabilmente non e' partito sugli aggiornamenti degli ultimi 2 giorni. Riassumo in breve quanto avevo scritto assieme a Valentina

La notte di lunedi 19 marzo, giorno della cerimonia e foto davanti all'istituto e' stata tranqullia.

Il martedi' 20 marzo e' stato movimentato per motivi fisici delle bimbe che probabilmente non erano mai salite ne in aereoplano ne in automobile e non ne erano abituate.
Quindi sia nel viaggio in automobile da Kon Tum a Pley Ku che nel viaggio in aereo da Pley Ku a Da Nang entrambe hanno piu' volte vomitato. Valentina e' riuscita a gestire meglio di me la cosa, per fortuna sono almeno riuscito a non vomitare anch'io.

Arrivati a Da Nang (dopo un'ora di dovo da Pley ku) Hang ha chiesto indicando l'uscita dell'aereoporto: "Italy ?" ho risposto sorridendo "no" (e facendo capire a gesti che andremo piu' avanti in Italy).

Ora siamo a Hoi An, localita' di mare vicino a Da Nang in attesa che siano pronti i documenti delle bimbe.

Si stanno creando dinamiche nuove. Hang piu' legata a Piero non disdegna Valentina, Hen che e' la piu' piccola e' legata a Valentina e rifiuta di venire in braccio a me. Per ora non me ne faccio un problema anche Hang e' quella che collabora di piu' nella comprensione reciproca. Alla fine probabilmente noi impareremo a comunicare in un misto di Vietnamita e Bahnar mentre loro non hanno ancora imparato una parola di italiano... hanno imparato a dire va-len-ti-na mentre io sono sempre papy.

Oggi c'era una pioggerelle finissima non fastidiosa ma anzi piacevole ed era piacevole anche la temperatura cioe' di circa 25 gradi.

Al mercato di Hoi An vendevano di tutto, dai tessuti alle verdure o frutta, animali vivi o morti, bigiotteria, cartoline, etc. Finalmente abbiamo trovato delle mutandine per le bimbe (ai prossimi genitori in partenza per Kon Tum consiglio di portarsele dall'Italia) . Il cibo vietnamita e' meglio di quanto pensavamo, il tempo qui a Hoi An e' ideale (un giugno nostro), avevamo previsto febbri, infezioni o altro e pur mangiando nei peggiori locali di Kon Tum non e' successo nulla; le bimbe sono dolcissime (con me specialmente Hang); cosa volete di piu' dalla vita ?

Piero

PS: non siamo una coppia speciale, abbiamo avuto la fortuna di riuscire a gestire positivamente le difficolta' che ci sono capitate (che poi sono state meno del previsto)
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